Il protocollo operativo da seguire nell'installazione degli impianti pterigo-mascellari è stato messo a punto per evitare nelle grandi riabilitazioni il grande rialzo di seno mascellare.
Questo è molto importante specialmente per quei pazienti anziani totalmente edentuli con diabete o osteoporosi, in quanto l’intervento sarebbe controindicato considerando la bassa percentuale di attecchimento.
Vi ricordo, inoltre, che nel 25 % dei casi nel paziente anziano non vi sono le condizioni cliniche per eseguire un bone grafting.
Gli impianti pterigo-mascellari rappresentano un’alternativa al rialzo di seno mascellare che dà grandi vantaggi al paziente ma anche al clinico.
Infatti, sfruttare i pilastri di resistenza pterigoideo e canino, significa poter posizionare solamente 4 impianti in una posizione strategica, sostenendo una Toronto bridge in modo stabile e duraturo.
Vista la delicatezza dell’intervento e considerando il fatto che gli apice degli impianti distali dovranno ancorare le lamine pterigoidee nell omonima fossa che è riccamente vascolarizzata a mio parere la chirurgia guidata rappresenta un ottimo strumento di lavoro che ci aiuta a lavorare in sicurezza L’impianto, di lunghezza solitamente di 18-20 mm, deve essere inserito partendo dalla tuberosità mascellare inclinandolo in direzione posteriore a 45° sino as suo completo inserimento.
Nel caso che vi stò mostrando un paziete anziano parodontopatico, ho estratto tutti i denti superiori ed inferiori creando due Toronto bridge in metallo ceramica, e nell'arcata superiore è stata applicata questa tecnica.